La storia dell'arco

In numerosi siti archeolgici sono state ritrovate incisioni rupestri che dimostrano che sin dal Paleolitico l’uomo si serviva di questo strumento per la caccia.

L’arco nei secoli è stato anche utilizzato come arma e ha determinato la vittoria di numerose guerre.

Molto diffusi in quel periodo erano i Long Bow, archi provenienti dall'Inghilterra.
Quest’ arma permetteva alle truppe che la utilizzavano di decimare gli avversari. 

Questi archi venivano realizzati principalmente in legno di tasso, avevano una sezione a D ed erano alti poco più dell’arciere (da qui il nome Arco Lungo, in inglese Long Bow). 
Long Bow
Sviluppavano una notevole potenza, tant’ è che per poterli tendere bisognava avere molta forza e ricorrere ad una tecnica particolare.

In Italia in periodo medievale, l’arco aveva una forma diversa. Alle sue estremità veniva curvato in modo da ottenere una velocità e una energia maggiori senza dover appesantire troppo lo sforzo da effettuare per scagliare la freccia.
Nel XII – XIII secolo gli schieramenti di arcieri riuscivano a lanciare migliaia di frecce nel giro di poco tempo, ogni arciere era infatti in grado di scagliare anche una dozzina di frecce al minuto.
Arco Italico e Abbigliamento
Non potendosi permettere un cavallo, dei servitori e un’armatura essi si attrezzavano come meglio potevano.
Oltre all’arco e alle frecce si armavano di daghe o accette, nel caso in cui dovessero attaccare in un corpo a corpo il nemico.

Sopra alle calzabrache e alla tunica poteva indossare una "guarnacca" (pesante tunica di lana) o una "imbottita": tunica costituita da più strati cuciti fra loro solitamente usata sotto alle armature.

Sopra di essi un corpetto di cuoio bollito o una maglia di ferro molto pesante
Un elmo in cuoio o un "camaglio" interamente realizzato da anelli metallici.
Alla cintura un arma leggera e fissata alla cinta una faretra colma di frecce.